Nota
Esiste anche un'accesso alto a quota 920, molto più complicato e che aggiunge poco alla discesa (una calata e alcune disarrampicate). Come asserì il buone Roberto "Skeno" Schenone, "se proprio avete voglia di soffrire"... Dai terrazzamenti si sale fuori sentiero "dritto per dritto" fino a trovare una traccia che, in direzione est, consente di passare sulla sponda sinistra del famigerato "quarto affluente". Dopo un po' anche questa traccia si perde: altro tratto di "scalata vegetale" nel bosco e altra traccia orizzontale che, sempre andando in direzione est - sud est, permette di raggiungere una piccola dorsale. Da qui si continua su tracce fino ad un quinto ruscello. Anche questo si supera e, sempre con la tecnica "ravana in salita e cerca traccia orizzontale" si raggiunge, con ancora un centinaio di metri di lotta con l'erba e i tronchi abbattuti, un'altra evidente dorsale. Da qui, sul lato di levante, si scende in maniera relativamente comoda al greto.